26 luglio 2007

Ed eccole all'orizzonte, sto per raggiungerle... Le vacanze sono arrivate!!! Domani mattina si parte! Buone vacanze, relax, divertimento e chi più ne ha più ne metta a tutti quelli che passeranno di qua!

24 luglio 2007

SATURNO CONTRO (2006) - L'ho visto a metà tra domenica sera e lunedì pomeriggio... Bello, mi è piaciuto, strano perché non amo molto i film italiani (non sole le storie, anche la regia e la recitazione) ma certe volte bisogna ricredersi! Questo film parte allegro, gioioso, quasi spensierato per poi colpirti, trafiggerti al cuore, commuoverti e farti riflettere! Amori profondi, amicizie altrettanto radicate e non solo perché ci si conosce da tempo ma perché ci si conosce davvero, genitori comprensivi e rispettosi...
Posso solo dire: piacevolmente sorpresa... Ma vi avverto, premunitevi di fazzoletti di carta e non guardatelo se siete un po' troppo giù, finireste in una valle di lacrime!

23 luglio 2007

"Mi piace, fermarmi ogni tanto e capire
qual è la benzina che vale, che mi fa viaggiare

Mi piace, la frutta quando è stagione
sentire la polpa colare, con lei appiccicare

Mi piace, tornare bambino e giocare
coi secchi di sabbia col sole, farmi pulire dal mare

Mi piace, non dover programmare
se non il minuto che viene, poi ricominciare

e qui mentre ero distratto
lei e' li che mi aspetta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
forse andavo di fretta
ecco la vita perfetta

Mi piace, il sole sul marciapiede
l'ombra che scende che sale, nel buio poi scompare

Mi piace, tenere alto il volume
sentire il sedile vibrare, facendomi cullare

Mi piace, lasciare andar le parole
senza doverle pesare, seguire il flusso che viene,

e qui mentre ero distratto

lei e' li che mi aspetta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
forse andavo di fretta

ecco la vita perfetta

e qui mentre ero distratto
lei e' li che mi aspetta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
forse andavo di fretta
ecco la vita perfetta"



("La vita perfetta", Rio)

22 luglio 2007

...gioire perché si parte o essere tristi per ciò che si lascia?!?

18 luglio 2007

PER SEMPRE

L’amicizia è un fiore sbocciato nel tuo giardino, un giorno così, per caso, senza che te accorgessi. Avevi detto “per sempre”. L’avevi giurato anche se non si dovrebbe. Scritto nei biglietti d’auguri, inviato via sms, ribadito con abbracci e strette di mano. Per sempre la nostra amicizia, per sempre insieme, anche tra cent’anni. Perché gli amici veri dividono gioie e dolori e non si sorridono soltanto. Perché gli amici veri sanno anche litigare e subito dopo volersi bene di nuovo. Questo pensavi.
Poi succede qualcosa. Quella certezza assoluta che ti ha accompagnato fin lì. Quella sicurezza del cuore, quella tana dove andavi a rifugiarti, ridere e progettare, vacilla. Una specie di torrente che cresce, che non controlli più. E dici parole sbagliate, ferisci a fondo con una cattiveria precisa e profonda che non ti conoscevi. A volte è per rabbia, a volte è solo un momento per cui sarebbe bastato contare fino a dieci, altre ancora sei solo permalosa, ma se ci fosse modo d’aspettare, di mettere l’orologio avanti di cinque minuti te ne accorgeresti da sola, rideresti di te e via. A volte cerchi un nemico che non c’è e di colpo parchi all’attacco, salvo accorgerti troppo tardi che il campo di battaglia era solo un campo di margherite e tu le hai calpestate tutte. Certo, ricrescono. Ma ci vogliono tempo e pazienza. E non sempre li hai o li vuoi avere.
Evitare il danno. Che non vuol dire essere ipocriti, non significa sempre e solo compiacersi a vicenda. Quella non è amicizia, è finzione. Vuol dire essere sinceri ma con rispetto. Vuol dire sapere che nella vita non si va sempre d’accordo ma questo non significa non essere più amici.
Quanti cadaveri invece sulla strada dell’orgoglio. Quanti involucri vuoti sullo scaffale dei musi lunghi. Quanto tempo perso a perdersi. E allora il legame s’incrina, la distanza aumenta e solo a volte riesci a recuperare, a trovare il coraggio di mettere da parte l’amor proprio.
Mi viene in mente un passaggio di Vinicio Capossela. “Le persone che hai amato inizieranno a essere un’eco nella cornetta del telefono portatile. Non incontrerai mai veramente, perché avrai perso il desiderio, non ne avrai a sufficienza per costringerti a percorrere una strada, a dedicare il tempo. A decidere e basta. Non si riuscirà a darlo, quel tempo, a nessuno, nemmeno per percorrere un pezzo di strada, saranno sempre e soltanto frammenti. Piccoli specchi su cui rimbalzare. L’amore il contatto, il cammino, sarà solo amore rubato, vorace, rapacemente.”

Chissà se lo hai provato anche tu, Niki. Se qualcuno in cui credevi un giorno ti ha chiamata, ti ha chiesto di sederti e ti ha detto qualcosa di terribile e definitivo. Oppure, ancora peggio, non ti ha detto niente e semplicemente ha cambiato atteggiamento. Frasi di circostanza, sguardi freddi, nessuna sintonia, una strana vertigine che sale dal basso e ti spiazza.
Magari un’amica delle medie con cui passavi interi pomeriggi che traboccavano oltre l’ora di cena. Pomeriggi che sapevano contenere mille cose, un tempo che non hai più saputo ritrovare. Un’amica con cui stavi ore al telefono a raccontare cose assurde, a farti venire l’orecchio rosso, con le urla di tua madre che non capiva cosa avevate di così importante da dirvi. Complicità, scherzi, regali, pensieri, dediche, canzoni coi testi storpiati per ridere di più.
E poi, un giorno dopo l’altro, un silenzio sempre più grande e la paura di dirsi qualcosa, di chiedersi perché. Due affluenti dello stesso fiume che non sanno più ricongiungersi. Due comete che, senza salutarsi, prendono strade diverse nell’universo. Finché le luci si affievoliscono. Finché non riesci più a rivolgerti nemmeno un “ciao”. E un altro giorno, più avanti nel tempo, magari l’hai rivista la tua amica, cresciuta, più grande, diversa. E non aveva più lo stesso sguardo né sapeva inventarne uno nuovo che potesse contenerti. Magari siete state a un tavolino con una birra davanti, in un grande imbarazzo, a cercare disperatamente qualcosa di perduto, di troppo lontano e sfumato.
E poi tornare a casa con la sensazione fastidiosa di una perdita, pensando a tutto quello che c’è stato, la calma, il sereno, gli scherzi, la vita combattuta insieme. Anche se avevi solo dodici, tredici, quattordici anni o poco più. E, mentre vi guardate, ti nascono dentro parole che non sai dire. Sei la mia casa, la musa dei miei giochi d’infanzia abbandonati, la compagna dei racconti più segreti. Sei quello che eri quando m’aspettavi sotto casa per dirmi di una gioia appena nata. Sognare per un attimo di ritrovarci ancora bambine, insieme. Io da qui che provo a cantarti una canzone nuova, sperando che tu possa impararla con me e sapendo che non sarà così.
Parole che non escono. Perché fanno parte di un tempo già andato.
E non hai più saputo la colpa dove stava e se davvero ce n’era una o semplicemente l’amicizia va così, a flussi, a ondate. Con gente che va e che viene e solo pochi attraversano con te la vita intera. Anche se un giorno sembrava il contrario. Sembrava che il “per sempre” esistesse davvero.

“Ciao!”
“Ciao!”
“Vieni da me dopo?”
“Certo, alle 2.”
“Compiti al volo e poi merendina e poi muretto?”
“Certo!”
“Andiamo a vederli mentre si allenano?”
“Certo!”
Semplice, no? Come è bello se dura quel “per sempre”.


(da “Cercasi Niki disperatamente” di Federico Moccia)

17 luglio 2007

Nuova 500

15 luglio 2007

"TU si che sei speciale,
ti invido sempre un po',
sai sempre cosa fare
e che cosa è giusto o no..."

(Vasco Rossi)

11 luglio 2007

"Generale, queste cinque stelle,
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dentro al rumore di questo treno,
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno,
tra due minuti è quasi giorno,
è quasi casa, è quasi amore."


(da "Generale", De Gregori/Vasco)

06 luglio 2007

Ebbene sì, lo confesso, questa foto l'ho rubata... dal blog della Chiara! Non ce l'ho fatta a resistere, è stato più forte di me! Il mio spasmodico amore per Winnie mi ha obbligata a salvarla tra le mie immagini ed a riproporla qui! :-)
E' troppo un tenerone orsacchiottone giallo... con quella sua mini magliettina rossa da cui fuoriesce il mega pancione... è stupendo!!!

03 luglio 2007


AHIA! AHIA! AHIA!

02 luglio 2007

Nella vita bisogna circondarsi di persone speciali... ogni persona, a modo suo, può essere speciale, sta ad ognuno capire chi lo è o meno per noi! Io so chi sono le mie "persone speciali"... quelle che danno senza chiedermi, che mi amano incondizionatamente, mi rispettano, mi capiscono (o almeno ci provano), mi rendono felice, serena e spensierata... che cercano di non deludermi mai, che sanno come prendermi, che mi accettano con tutti i miei molteplici difetti e che mi custodiscono nel loro cuore!
Ringrazio tutte queste persone con un grandissimo abbraccio...
Lisa