18 dicembre 2007
06 dicembre 2007
03 dicembre 2007

26 novembre 2007
23 novembre 2007
"E come un girasole giro intorno a te
Che sei il mio sole anche di notte
E come un girasole giro intorno a te
Che sei il mio sole anche di notte
Tu non ti stanchi mai, tu non ti fermi mai...
Con gli occhi neri e quelle labbra disegnate
E come un girasole giro intorno a te
Che sei il mio sole anche di notte
Tu non mi basti mai...
Prendimi l'anima
E non mi basti mai...
Muoviti amore sopra di me
E come un girasole io ti seguirò
E mille volte ancora ti sorprenderò
E come un girasole guardo solo te
Quando sorridi tu mi lasci senza fiato
E come un girasole giro intorno a te
Che sei il mio sole anche di notte
E metti le tue mani grandi su di me
Mi tieni stretta così forte
Tu non ti stanchi mai, tu non ti fermi mai...
Con gli occhi neri e quelle labbra disegnate
E come un girasole giro intorno a te
Che sei il mio sole anche di notte
Tu non mi basti mai...
Prendimi l'anima
E non mi basti mai...
Muoviti amore sopra di me
E come un girasole mi aprirò per te
Chiedimi tutto anche quello che non c'è
E come un girasole io ti seguirò
E ancora ti dirò
Che non mi basti mai...
Non mi basti mai...
E mille volte ancora io te lo direi
Che non c'è nessun altro al mondo che vorrei
E come un girasole io ti seguirò
E mille volte ancora m'innamorerò
M'innamorerò
E non mi basti mai...
Non mi basti mai..."("Girasole", Giorgia)
22 novembre 2007
19 novembre 2007
13 novembre 2007

09 novembre 2007
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color'. Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a 'Regina reginella' e a 'Campana'. Noi che facevamo 'Palla Avvelenata'. Noi che giocavamo regolare a 'Ruba Bandiera'... Noi che non mancava neanche 'dire fare baciare lettera testamento'. Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'. Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta. Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo. Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'. Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella. Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top. Noi che il Ciao si accendeva pedalando. Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa... Noi che facevamo a gara a chi masticava più Big Babol contemporaneamente. Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca. Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza. Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa. Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella... Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo. Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria. Noi che giocavamo a Forza 4. Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola). Noi che con le 500 lire ci venivano 10 pacchetti di figurine. Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini. Noi che ci spaccavamo le dita per giocare a Subbuteo. Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'... Noi che giocavamo per ore a 'Merda' con le carte. Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna. Noi che in tv guardavamo solo i cartoni animati. Noi che avevamo i cartoni animati belli!!! Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga(Goldrake,ovvio...) Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza. Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino. Noi che alla messa ridevamo di continuo. Noi che si andava a messa se no erano legnate. Noi che si bigiava a messa. Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia. Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo. Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno. Noi che si andava in cabina a telefonare. Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto. Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca-Cola con il camion. Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe. Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra. Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano. Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo. Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura. Noi che giocavamo a calcio con le pigne. Noi che le pigne ce le tiravamo pure. Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo. Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti. Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le quattro. Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali. Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta. Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli. Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2. Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore. Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google... Noi che internet non esisteva. Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio. Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella... fai merenda con Girella. Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio. Noi che se andavi in strada non era così pericoloso. Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM. Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days. Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween. Che fortuna!!!
02 novembre 2007
30 ottobre 2007
"Le cose non vanno mai come credi
un'altra notte ti svegli e ti chiedi
se hai sbagliato per quella promessa
se hai mentito per una carezza
per questo viaggio ci vuole coraggio
per questo amore pieghiamo il destino
ti resto accanto su questo cammino
però ti prego tu dammi la mano
I'll show you something good (something good)
I'll show you something goodE tutto quello che è stato è già stato
lo metteremo nel nostro passato
Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amami!!!
La cose non vanno mai come credi
il cuore è pieno di lacrime rotte
il tempo è ladro di cose mai dette
e so che indietro mai più si ritorna
eppure ancora ti resto vicino
stanotte resta su questo cuscino
I'll show you something good (something good)
I'll show you something good
E tutto quello che è stato è già stato
lo metteremo nel nostro passato
Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amamiiiiii
Le cose non vanno mai come credi (sii)
amamiiiiii
Le cose non vanno mai come credi
amamiiiiii
amamiiiiii
amamiiiiii
amamiiiiii
amamiiiiii
ancora, ancora, ancora, ancora
amamiiiiii
amamiiiiii
Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amamiiiiii
amamiiiiii (ancora)
amamiiiiii"("Marzo", Giorgia)
" ...
A parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare
e intanto si allarga la nebbia
e avresti potuto vivere al mare
ed anche le stelle cadono
alcune sia fuori che dentro
e un desiderio che esprimi
te ne rimangono fuori altri cento…
Niente paura, niente paura, niente paura
ci pensa la vita mi hanno detto così
Niente paura, niente paura, niente paura
si vede la luna perfino da qui"(da "Niente Paura", Luciano Ligabue)
24 ottobre 2007
Gentile Ministro Padoa Schioppa,
Sono un ragazzo di 30 anni, lavoro come operaio, vivo in periferia di una grande città e, ahimè, vivo ancora a casa dei miei. L´altro giorno ho sentito le sue parole in tv, e mi sono immediatamente identificato in coloro che lei definisce "bamboccioni", quei trentenni che lei vorrebbe "mandar fuori da casa".
Mi son detto: "Grande Ministro, Lei ha ragione".
Mi sono così rivolto alla mia Banca per ottenere un mutuo. "Grande Ministro, avrò finalmente una casa tutta mia", ho pensato! Guadagno 1.000 Euro al mese + 13esima e 14esima, le quali spalmate in 12 mesi mi garantiscono un reddito mensile di 1.166 Euro.
Visto che la rata mutuo non può superare 1/3 dello stipendio, mi posso permettere una rata di 388 Euro al mese. Con questa rata mi viene concesso un mutuo di 65.770 Euro in 30 anni (se aspettavo un altro po', vista l´età, non me lo concedevano un mutuo trentennale...Grande Ministro, grazie per avermi fatto fretta!)
Con il mio bel preventivo in tasca, ho deciso di rivolgermi immediatamente ad uno studio notarile, per farmi preventivare le spese che dovrò sostenere per acquistare una casa. Dai 65.000erotti Euro, dovrò infatti togliere:
- Euro 3.000 circa di Tasse in fase d´acquisto ("solo" 3.000 euro visto che è la mia Prima Casa ! Grande Ministro, grazie)
- Euro 2.500 circa di Notaio per l'acquisto
- Euro 2.000 circa di Notaio per il mutuo
- Euro 2.500 circa di Allacciamenti alle utenze acqua, gas, enel.
Per un totale di Euro 10.000 circa. Beh... ho ancora a disposizione ben 55.770 Euro per la mia casetta! La dovrò arredare, ovvio, mica posso dormire per terra...
Mi sono rivolto così ad un mobilificio, per ora posso accontentarmi di una cucina, un tavolo con 2 sedie, un divano a due posti , un mobile tv, un letto matrimoniale, un armadio e due comodini... il minimo, ma mi conosco, mi saprò adattare. Euro 7.000 circa, se i mobili me li monto io! Beh... pensavo peggio! Ho ancora a disposizione ben 48.770 Euro per la mia casettina, sono sempre 90erottimilioni di una volta! Grande Ministro, grazie!
Entro gasatissimo in un'agenzia immobiliare, è arrivato il momento... Con 48.770 euro mi dicono che posso acquistare:
- un garage di 38 mq. al livello - 2 di un condominio di 16 piani;
- due cantine (non comunicanti tra loro) di mq. 18 ciascuna nel condominio adiacente.
Per l'abitazione più piccola ed economica, un bilocale trentennale di 45mq. al piano seminterrato di uno stabile a 20 km dalla città dovrei spendere 121.000 Euro!
Me ne torno a casa Ministro, a casa dei miei, ovviamente! Ho fatto quattro conti: per potermi permettere quel bilocale, dovrei:
- o indebitarmi per altri 63 anni, quindi l´ultima rata la verserò finalmente a 93 anni!
- oppure dovrei guadagnare 3.000 euro al mese!
Grande Ministro, grazie!
MEDITIAMO... E FACCIAMO GIRARE!
22 ottobre 2007
15 ottobre 2007
11 ottobre 2007
09 ottobre 2007

08 ottobre 2007
02 ottobre 2007
01 ottobre 2007
26 settembre 2007

19 settembre 2007
"C'è un principio di magia
Fra gli ostacoli del cuore
Che si attacca volentieri
Fra una sera che non muore
E una notte da scartare
Come un pacco di natale
C'è un principio d'ironia
Nel tenere coccolati
I pensieri più segreti
E trovarli già svelati
E a parlare ero io
Sono io che li ho prestati
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme
C'è un principio di allegria Fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare
Anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare
Un ridicolo pensiero
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C'è un principio di energia
Che mi spinge a dondolare
Fra il mio dire ed il mio fare
E sentire fa rumore
Fa rumore camminare
Fra gli ostacoli del cuore
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non vuoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme."("Gli ostacoli del cuore", Elisa ft Ligabue)
17 settembre 2007
16 settembre 2007
14 settembre 2007
Dai il meglio di te...
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO.
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE.
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI.
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE.
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO.
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI.
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA.
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE.(Madre Teresa di Calcutta)
11 settembre 2007
"Nella mia stanza
per altre vie
da te ritornerei
nella mia stanza
da parte a parte
il cielo legherei
alle mie dita
e crolli il mondo
su di me
nella mia stanza
altro che mie
le ore in cui non sei (nella mia stanza)
nella mia stanza
di carta e inchiostro
il tempo vestirei
con le mie dita
e crolli il mondo
su di me
se stringi
tra le mani
la mia voce
ti accorgi che
tu non sentirai distanza
è tanto...
troppo tempo
che vorrei
poterti dire che
io... io non sento la distanza
io non sento la distanza
nella mia stanza
io non sento la distanza
nella mia stanza...
(se stringi
tra le mani
la mia voce
ti accorgi che
tu non sentirai distanza
è tanto...
troppo tempo
che vorrei
poterti dire che
io... io non sento la distanza)."
("Nella mia stanza", Negramaro)
10 settembre 2007
03 settembre 2007
01 settembre 2007
26 luglio 2007
24 luglio 2007

23 luglio 2007
"Mi piace, fermarmi ogni tanto e capire
qual è la benzina che vale, che mi fa viaggiare
Mi piace, la frutta quando è stagione
sentire la polpa colare, con lei appiccicare
Mi piace, tornare bambino e giocare
coi secchi di sabbia col sole, farmi pulire dal mare
Mi piace, non dover programmare
se non il minuto che viene, poi ricominciare
e qui mentre ero distratto
lei e' li che mi aspetta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
forse andavo di fretta
ecco la vita perfetta
Mi piace, il sole sul marciapiede
l'ombra che scende che sale, nel buio poi scompare
Mi piace, tenere alto il volume
sentire il sedile vibrare, facendomi cullare
Mi piace, lasciare andar le parole
senza doverle pesare, seguire il flusso che viene,
e qui mentre ero distratto
lei e' li che mi aspetta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
forse andavo di fretta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
lei e' li che mi aspetta
ecco la vita perfetta
e qui mentre ero distratto
forse andavo di fretta
ecco la vita perfetta"
("La vita perfetta", Rio)
18 luglio 2007
L’amicizia è un fiore sbocciato nel tuo giardino, un giorno così, per caso, senza che te accorgessi. Avevi detto “per sempre”. L’avevi giurato anche se non si dovrebbe. Scritto nei biglietti d’auguri, inviato via sms, ribadito con abbracci e strette di mano. Per sempre la nostra amicizia, per sempre insieme, anche tra cent’anni. Perché gli amici veri dividono gioie e dolori e non si sorridono soltanto. Perché gli amici veri sanno anche litigare e subito dopo volersi bene di nuovo. Questo pensavi.
Poi succede qualcosa. Quella certezza assoluta che ti ha accompagnato fin lì. Quella sicurezza del cuore, quella tana dove andavi a rifugiarti, ridere e progettare, vacilla. Una specie di torrente che cresce, che non controlli più. E dici parole sbagliate, ferisci a fondo con una cattiveria precisa e profonda che non ti conoscevi. A volte è per rabbia, a volte è solo un momento per cui sarebbe bastato contare fino a dieci, altre ancora sei solo permalosa, ma se ci fosse modo d’aspettare, di mettere l’orologio avanti di cinque minuti te ne accorgeresti da sola, rideresti di te e via. A volte cerchi un nemico che non c’è e di colpo parchi all’attacco, salvo accorgerti troppo tardi che il campo di battaglia era solo un campo di margherite e tu le hai calpestate tutte. Certo, ricrescono. Ma ci vogliono tempo e pazienza. E non sempre li hai o li vuoi avere.
Evitare il danno. Che non vuol dire essere ipocriti, non significa sempre e solo compiacersi a vicenda. Quella non è amicizia, è finzione. Vuol dire essere sinceri ma con rispetto. Vuol dire sapere che nella vita non si va sempre d’accordo ma questo non significa non essere più amici.
Quanti cadaveri invece sulla strada dell’orgoglio. Quanti involucri vuoti sullo scaffale dei musi lunghi. Quanto tempo perso a perdersi. E allora il legame s’incrina, la distanza aumenta e solo a volte riesci a recuperare, a trovare il coraggio di mettere da parte l’amor proprio.
Mi viene in mente un passaggio di Vinicio Capossela. “Le persone che hai amato inizieranno a essere un’eco nella cornetta del telefono portatile. Non incontrerai mai veramente, perché avrai perso il desiderio, non ne avrai a sufficienza per costringerti a percorrere una strada, a dedicare il tempo. A decidere e basta. Non si riuscirà a darlo, quel tempo, a nessuno, nemmeno per percorrere un pezzo di strada, saranno sempre e soltanto frammenti. Piccoli specchi su cui rimbalzare. L’amore il contatto, il cammino, sarà solo amore rubato, vorace, rapacemente.”
Chissà se lo hai provato anche tu, Niki. Se qualcuno in cui credevi un giorno ti ha chiamata, ti ha chiesto di sederti e ti ha detto qualcosa di terribile e definitivo. Oppure, ancora peggio, non ti ha detto niente e semplicemente ha cambiato atteggiamento. Frasi di circostanza, sguardi freddi, nessuna sintonia, una strana vertigine che sale dal basso e ti spiazza.
Magari un’amica delle medie con cui passavi interi pomeriggi che traboccavano oltre l’ora di cena. Pomeriggi che sapevano contenere mille cose, un tempo che non hai più saputo ritrovare. Un’amica con cui stavi ore al telefono a raccontare cose assurde, a farti venire l’orecchio rosso, con le urla di tua madre che non capiva cosa avevate di così importante da dirvi. Complicità, scherzi, regali, pensieri, dediche, canzoni coi testi storpiati per ridere di più.
E poi, un giorno dopo l’altro, un silenzio sempre più grande e la paura di dirsi qualcosa, di chiedersi perché. Due affluenti dello stesso fiume che non sanno più ricongiungersi. Due comete che, senza salutarsi, prendono strade diverse nell’universo. Finché le luci si affievoliscono. Finché non riesci più a rivolgerti nemmeno un “ciao”. E un altro giorno, più avanti nel tempo, magari l’hai rivista la tua amica, cresciuta, più grande, diversa. E non aveva più lo stesso sguardo né sapeva inventarne uno nuovo che potesse contenerti. Magari siete state a un tavolino con una birra davanti, in un grande imbarazzo, a cercare disperatamente qualcosa di perduto, di troppo lontano e sfumato.
E poi tornare a casa con la sensazione fastidiosa di una perdita, pensando a tutto quello che c’è stato, la calma, il sereno, gli scherzi, la vita combattuta insieme. Anche se avevi solo dodici, tredici, quattordici anni o poco più. E, mentre vi guardate, ti nascono dentro parole che non sai dire. Sei la mia casa, la musa dei miei giochi d’infanzia abbandonati, la compagna dei racconti più segreti. Sei quello che eri quando m’aspettavi sotto casa per dirmi di una gioia appena nata. Sognare per un attimo di ritrovarci ancora bambine, insieme. Io da qui che provo a cantarti una canzone nuova, sperando che tu possa impararla con me e sapendo che non sarà così.
Parole che non escono. Perché fanno parte di un tempo già andato.
E non hai più saputo la colpa dove stava e se davvero ce n’era una o semplicemente l’amicizia va così, a flussi, a ondate. Con gente che va e che viene e solo pochi attraversano con te la vita intera. Anche se un giorno sembrava il contrario. Sembrava che il “per sempre” esistesse davvero.
“Ciao!”
“Ciao!”
“Vieni da me dopo?”
“Certo, alle 2.”
“Compiti al volo e poi merendina e poi muretto?”
“Certo!”
“Andiamo a vederli mentre si allenano?”
“Certo!”
Semplice, no? Come è bello se dura quel “per sempre”.
(da “Cercasi Niki disperatamente” di Federico Moccia)
17 luglio 2007
15 luglio 2007
11 luglio 2007
06 luglio 2007

E' troppo un tenerone orsacchiottone giallo... con quella sua mini magliettina rossa da cui fuoriesce il mega pancione... è stupendo!!!
03 luglio 2007
02 luglio 2007
29 giugno 2007
- è troppo super bello tenerissimo il mio Giottino quando si lava la faccia con le zampette ed abbassa le orecchie; :-)
- è bello sapere che dopo diverso tempo niente è perduto!
15 giugno 2007
08 giugno 2007
05 giugno 2007
22 maggio 2007
Ma come fanno? Come fanno? Giuro che non riesco a spiegarmelo... sarò troppo sana di mente per poterlo fare! Dicono che la pedofilia è una malattia... bhè curatevi invece di andare in giro a distruggere la vita deglia altri, la vita di coloro che non sono ancora in grado di difendersi da soli!
Non resta altro che sperare in un mondo migliore... se così si può dire! Un giorno non vorrei dover tenere i miei figli chiusi in casa ed impedirgli di "vivere" a causa di certi elementi! Riflettete...
17 maggio 2007
1) Superbia (colui che si erge in netta superiorità rispetto agli altri, facendo pesare la propria situazione di rilievo)
Il superbo ostenta sicurezza e cultura e sminuisce i meriti altrui. La sua posizione psicologica è però più complessa: non sempre è realmente convinto di possedere tutte le qualità che lui stesso si attribuisce. Teme delusioni e insuccessi perché rivelerebbero la triste verità che egli stesso sospetta, quella di essere in realtà un mediocre, un normodotato, di rientrare nella media.
2) Accidia (la pigrizia, l'ozio, la poca voglia di fare, ma in origine indicava l'apatia, il disinteresse verso gli altri e verso la vita)
Indolenza, indifferenza: l'accidioso indugia voluttuosamente nell'ozio e nell'errore. Sa quali siano i suoi impegni, ma pur di non assolverli, ne ridimensiona la portata, autoconvincendosi che si tratti di piccolezze e che rimandarle non comporti conseguenze gravi.
3) Lussuria (chi è dedito e succube dei rapporti sessuali)
La lussuria non è la semplice dedizione ai piaceri sensuali. Lussurioso è soprattutto chi si lascia rapire e cullare continuamente dalla fantasie sensuali. La lussuria diventa un vizio quando il costante volgersi del pensiero al desiderio impedisce il normale svolgimento delle incombenze quotidiane.
4) Ira (lasciarsi facilmente andare alla collera)
L'ira non è l'occasionale esplosione di rabbia: diventa un vizio in presenza di un'estrema suscettibilità che fa sì che anche la più trascurabile delle inezie sia capace di scatenare una furia selvaggia.
5) Gola (chi si abbandona ed eccede nei piaceri della tavola)
Il peccato di gola non è la mera ingordigia o la smodata consumazione di cibo, ma il lusso alimentare, la predilezione per la cucina raffinata, la propensione a cibarsi esclusivamente di pietanze pregiate e costose.
6) Invidia (desiderio malsano verso chi possiede qualità, beni o situazioni migliori delle proprie)
Per l'invidioso, la felicità altrui è fonte di personale frustrazione. Sminuisce i successi altrui e li attribuisce alla fortuna o al caso o sostiene che siano frutto di ingiustizia.
7) Avarizia (mancanza di generosità, colui che è taccagno, ma in origine indicava la tendenza all'accumulo eccessivo ed ingiustificato, la tesaurizzazione)
Estremo contenimento delle spese non perché lo imponga la necessità, ma per il gusto di risparmiare fine a se stesso. L'avaro si sente un virtuoso e si descrive con aggettivi delicati ed equilibrati: prudente, attento, oculato, parco.
Cavoli, leggendo e rileggendo… temo più o meno di averli tutti! E voi?!?
11 maggio 2007
Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio "lo faremo domani?" senza notare, nella fretta, il suo dispiacere?
Mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi finita perché tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, come un regalo mai aperto… gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.
SPEDITE QUESTE PAROLE A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE e magari anche aquelli che non conoscete.
E' la richiesta si una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro.
A questa ragazzina rimangono pochi mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la propria vita pienamente, dal momento che lei non potrà farlo.
06 maggio 2007
02 maggio 2007
è un po’ che non ti scrivo, ti senti trascurato? Ora ce l’hai con me? Bhè, hai ragione… Però non ti preoccupare, la mia vita non è cambiata, bene o male è sempre la stessa… in questi giorni non sono stata seduta sugli allori, ho avuto qualcosa da fere :-s e quindi ho qualcosa da raccontare! Tralasciamo gli interminabili giorni di studio e le relative incazzature…

Altro avvenimento degli ultimi giorni è stata mia mini vacanza al mare con la Moni, una vacanza completamente dedicata al riposo, dove l'attività principale accanto al relax è stata mangiare... infatti, come avevo preannunciato, è andata a finire che ho preso un chilo in quattro giorni: ora mi tocca rimediare! E' stata proprio una bella vacanza, zi zi! Volevo anche agggiungere una fotina al riguardo ma non riesco a posizionarla dove dico io... quindi per ora rinuncio!
A presto...
16 aprile 2007
12 aprile 2007
08 aprile 2007
" Dall'uovo di Pasqua è uscito un pulcino
di gesso arancione col becco turchino.
Ha detto: "Vado, mi metto in viaggio
e porto a tutti un grande messaggio".
E volteggiando di qua e di là
attraversando paesi e città
ha scritto sui muri, nel cielo e per terra:
"Viva la pace, abbasso la guerra". "
04 aprile 2007
22 marzo 2007
19 marzo 2007
PS: a chi avesse visto il film senza aver letto il libro voglio dare un'informazione che darà grande soddisfazione e che non compare nella pellicola: il padre di Babi tradisce spudoratamente quella scassamaroni della moglie con una ragazza brasiliana (coetanea della figlia)! :-P
11 marzo 2007
08 marzo 2007
Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.
Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.
Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.
Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?
...a tutte le donnine che fanno parte della mia vita o che passeranno per caso di qua, faccio tanti auguri per la festa della donna che vale la pena di ricordare per far valere i nostri diritti, non in quanto donne, ma in quanto indivudui e persone che valgono!
05 marzo 2007
22 febbraio 2007
08 febbraio 2007
06 febbraio 2007
31 gennaio 2007
"Come vedi sono qua:
monta su, non ci avranno
finchè questo cuore non creperà
di ruggine, di botte o di età.
C'è una notte tiepidae un vecchio blues
da fare insieme,
in qualche posto accosterò
e quella là sarà la nostra casa, ma
credo che meriti di piu'
ma intanto son qua io
e ti offro di ballarci su:
è una canzone di cent'anni almeno...
URLANDO CONTRO IL CIELO!"(da "Urlando Contro Il Cielo", Luciano Ligabue)
29 gennaio 2007
22 gennaio 2007
18 gennaio 2007
16 gennaio 2007
14 gennaio 2007
12 gennaio 2007
"Se provi
a volare
ti accorgi che qualche stella sta lì per noi
e sfiorandole
sei più libero...
Tu lo sai che il mondo
non ti accetta mai per quello che sei
e allunga le distanze
per dividerci...
ma se tu mi sarai accanto, io ci crederò...
Più liberi!
...
...stringimi la mano ed io non ti lascero'..."